È Holger Rune il primo finalista dell'edizione numero 80 degli Internazionali BNL d'Italia. Il danese ha battuto il norvegese Casper Ruud dopo oltre due ore e 40 minuti di gioco con il punteggio di 6-7 6-4 6-2. Rune sale così virtualmente al sesto posto della classifica ATP scavalcando il russo Andrey Rublev e raggiunge così la terza finale in un Master 1000 negli ultimi sei disputati (Parigi-Bercy vinto nel 2022 e la finale persa a Monte-Carlo proprio contro Rublev). Per un’ora e mezza la partita la fa Ruud, bravissimo a gestire lo scambio con il rovescio e a girarsi sul suo amato dritto ogni volta che ne ha l’occasione. Rune prova a spezzare lo scambio con qualche attacco a rete e palla corta, ma il norvegese gestisce al meglio. Non rischia mai sui suoi turni di battuta e il vero merito di Rune è quello di portare il primo set al tie-break annullando 3 palle break nel sesto gioco. Ruud però ne ha di più e domina il tie-break vinto 7-2 che lo porta avanti di un set. Il norvegese chiude il parziale con sette ace e nessuna palla break concessa.
Nel secondo set la musica non cambia, anzi la testa di serie numero 4 sale ancor di più in risposta e mette pressione al danese. Dopo aver tenuto il servizio ai vantaggi nel primo gioco del secondo set, Rune concede il primo break della partita nel quinto gioco e la partita sembra in mano a Ruud. Sembra, perché al termine del settimo gioco arriva la svolta. Il danese chiama un medical time-out (discutibile problema alla spalla, mai evidenziato nelle quasi tre ore di partita) e ferma il ritmo del norvegese. Si torna in campo dopo cinque minuti e la partita è cambiato, Rune è più aggressivo in risposta e Ruud è uscita dalla partita mentalmente. Il set si chiude con tre giochi consecutivi del danese che ottiene due break consecutivi dopo non aver mai avuto una palla break. Ruud perde a zero il servizio nel decimo gioco e Rube su porta a casa il secondo set con il parziale di 6-4, portando così la partita al terzo.
Terzo set che inizia con quasi dieci minuti di ritardo rispetto alla fine del secondo parziale per il toilet break richiesto da Ruud. Il norvegese prova a sua volta a togliere il ritmo a Rune, ma il danese è più solido e non cede di un centimetro. Il numero 7 del mondo (sarà 6 dopo questa vittoria) perde solo un punto al servizio in tutto il terzo set e strappa per la terza volta la battuta a Ruud alla terza occasione avuta nel quarto gioco del terzo set. È il break che decide la partita, Rune è perfetto in battuta e questo gli permette di essere anche più aggressivo in risposta. Con un doppio fallo Ruud concede nell’ottavo gioco la quarta palla break della partita che è anche un match point. Dopo uno scambio durissimo arriva l’errore di rovescio di Ruud che regala a Rune la prima finale a Roma della sua carriera. “Non avevo nulla da perdere sotto di un set e un break, mi sono detto di rimanere in partita e provare a metterlo in difficoltà. Ho dovuto giocare il mio miglior tennis, specialmente nel terzo set per batterlo”. Così le prime parole a caldo di Holger Rune. Il danese ora aspetta il vincitore della seconda semifinale che si giocherà tra poco tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas.