di Lorenzo Beccarisi

Un’intera generazione di sportivi con gli occhi lucidi. L’addio di Rafa Nadal al tennis segna in maniera indelebile la fine di un’epoca per lo sport mondiale, una fine che era iniziata due anni fa con il ritiro di Roger Federer. Due campioni che hanno elevato lo sport a un qualcosa di ancor più grande, non solo il tennis. È stata la prima rivalità decennale tra due dei più grandi del loro sport, nessun passaggio di testimone. Uno ha reso grande l’altro, uno ha sofferto per colpa dell’altro. Vent’anni di carriera vissuti fianco a fianco che hanno regalato momenti leggendari, creando una cultura sportiva che andrà ben oltre l’incredibile quantità di titoli conquistata da entrambi. La loro sana rivalità ha cresciuto tre generazioni di sportivi, dai loro coetanei che da 40enni si rendono conto di come la vita sia passata veramente molto in fretta. Chi oggi di anni ne ha trenta e non conosce un pre e un post “Fedal”, ma semplicemente è cresciuto giorno dopo giorno insieme a questi due fenomeni. Li hanno ammirati da bambini, tifati da adolescenti e adesso li devono lasciar andare con le lacrime agli occhi di chi capisce di esser diventato ormai uomo. E poi c’è la generazione Z, che non li ha visti nascere ma sono cresciuti nel mito di questi due fuoriclasse e hanno vissuto tutta la loro vita pensando che questo fosse normale. No, nulla di tutto questo è normale. Perché la rivalità tra Federer e Nadal ha dato vita a quello che è lo sport moderno. Federer-Nadal è l’apripista di Messi-Ronaldo nel calcio, per cinque anni anche la NBA con Curry-James ha vissuto qualcosa di simile. Qualcosa che non tornerà mai più. Forse ci sarà qualcosa di simile, tutti nel mondo del tennis si augurano di rivivere emozioni del genere grazie a Sinner e Alcaraz. E magari tra quindici anni verranno ricordati come coloro i quali hanno raccolto l’eredità di Federer e Nadal. Ma no, nessuno mai sarà come questi due. C’è un prima e un dopo Federer-Nadal, la rivalità eterna che si riassume tutta con l’immagine del 2022 alla Laver Cup. Due rivali in lacrime che tenendosi la mano non volevano mettere la parola fine a tutto questo. Arriverà la fine, ma non sarà la fine. È arrivata oggi, stasera i ragazzi sono diventati uomini e hanno salutato una leggenda eterna. Gracias Rafa!