Milan a rischio Europa. L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza le eventuali conseguenze economiche di un'esclusione: "Senza Europa, sciagura rossonera che il club spera ovviamente di evitare ma che pare sempre più verosimile, succederebbe il contrario: un minor contributo a tutto l’indotto. Complessivamente sono stati 259.311 i tifosi presenti nelle sette gare internazionali a San Siro, per una media di 37.044 a partita. Evidente conseguenza nell’incasso milanista - di nuovo, per una media a gara - di oltre un milione di euro, 1.130.506. La cifra maggiore è stata ottenuta con i 72.821 presenti in Milan-Arsenal, pienone che ha permesso un incasso di poco inferiore ai tre milioni di euro. Nelle gare europee in trasferta il Milan ha invece portato allo stadio 186.866 spettatori totali, con un solido contributo all’incasso di chi ospitava l’evento. All’Emirates di Londra erano quasi in sessantamila, a Rijeka appena 8.021 anche perché quella era la capienza limite dello stadio Rujevica, l’impianto del club. Per percentuale di riempimento dei vari stadi non si scende sotto il 60% di Aek Atene-Milan, non proprio decisiva ai fini della gerarchia del girone, al quasi sold-out in Croazia e a Londra.
Non solo sugli accaldati tifosi di San Siro, in estate – come poi nelle altre stagioni – il Milan aveva esercitato il suo appeal anche su chi era rimasto a casa. Per la partita di andata del preliminare in Romania Sky e Tv8 avevano raggiunto 2 milioni e 79mila spettatori medi con l’11,6% di share complessivo. Per il ritorno a San Siro l’auditel aveva fatto registrare il 17,2% sulla rete che trasmetteva l’incontro, Canale 5: davanti alla tv erano in tre milioni e 138mila persone. Stessi calcoli per Milan-Shkendija, playoff d’accesso in programma quarantotto ore dopo Ferragosto: per il match contro i modesti macedoni a Canale 5 era andato addirittura il titolo di rete più vista della prima serata con ascolti di oltre 3 milioni, pari al 18,75% di share totale".