Quel famoso 5 maggio del 2002 Vrastilav Gresko fu considerato da tantissimi tifosi nerazzurri come uno dei principali responsabili della sconfitta. Ma l'ex terzino la pensa diversamente:"Bisogna prendersi le proprie responsabilità. Mi prendo le mie, ma erano altri quelli che quel giorno dovevano essere decisivi". Per quanto riguarda quell'errore fatale (lo slovacco fornì a Poborsky l'assist del 2-2), l'ex giocatore dell'Inter si giustifica così: "Forse pensavo che Toldo uscisse, ne abbiamo riparlato con Francesco. La verità è che davvero nel calcio si vince e si perde tutti insieme. Vincendo quello scudetto probabilmente diverse cose sarebbero andate in modo diverso, anche per l’Inter. Ma la mia filosofia è non voltarsi mai indietro, guardare sempre avanti. Tanto che poi l’Inter ha vinto tutto". Ma, nell'intervista alla Gazzetta dello Sport, ciò a cui tiene Vrastilav è fare luce sui match precedenti a quello: "Il vero punto è che si è scritto tanto e solo di quella partita. Ma noi lo scudetto abbiamo iniziato a perderlo in casa contro l’Atalanta (nel dubbio, ero assente per squalifica) e a Verona, quando ci sono state cose strane a livello arbitrale come a Venezia quando si inventarono un mio rigore su Maniero. Però con il Chievo siamo stati polli noi a farli pareggiare durante il recupero. Anche se non è facile, bisogna accettare certi verdetti e fare anche mea culpa. All'Olimpico ci ha fregato la pressione".
News
Inter, Gresko accusa: "5 maggio? Scudetto perso prima, accaddero cose strane"
18 mag 2018 09:43Social
Vrastilav Gresko fa chiarezza sull'arbitraggio nei match precedenti a quelli del 5 maggio
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Arturo Minervini