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Esoneri e fallimenti: non solo Montella nella maledizione della panchina del Milan degli ultimi anni
29 apr 2018 15:06Social

Dopo l'addio di Allegri, al Milan sono passati sei allenatori, ma nessuno ha avuto una gran fortuna sulla panchina rossonera

© foto di Daniele Buffa/Image Sport

In seguito all'esonero di Massimiliano Allegri, il 12 gennaio 2014, deciso da Silvio Berlusconi, sulla panchina del Milan si sono seduti altri sei allenatori. Com'è andata la loro carriera? Alcuni sono stati esonerati più volte, altri alla ricerca di un nuovo progetto, altri ancora spariti dal panorama italiano ed emigrati. Tutto è cominciato con Mauro Tassotti, 'traghettatore' (già vice di Allegri) in attesa che Seedorf fosse nominato. Il Tasso, dopo l'arrivo dell'olandese è rimasto al Milan altri due anni, sempre come vice (di Seedorf e poi di Inzaghi). Ma quando Sheva lo ha invitato a diventare suo vice in Ucraina, Mauro ha accettato subito. Peccato, però, che la Nazionale non sia riuscita a qualificarsi. Dopo Tassotti è stato il turno di Clarence Seedorf, rimasto sei mesi prima di essere esonerato.  A febbraio è stato scelto per guidare il Deportivo La Coruna, ma ieri è ufficialmente retrocesso da Liga a Segunda Division. Dopo Seedorf è arrivato Pippo Inzaghi, anche lui poi esonerato a fine stagione. Adesso Pippo è al Venezia, partito dalla Lega Pro e giunto fino in B, dove lotta in zona playoff. Il testimone è poi passato nelle mani di Sinisa Mihajlovic, il cui rapporto con Berlusconi era fatto di odio e amore. Fu esonerato ad aprile, con la finale di Coppa Italia da giocare. Mihajlovic ha accettato l'anno dopo la chiamata del Torino: un anno e mezzo turbolento, con esonero a gennaio. Christian Brocchi è stato una meteora, ha preso le redini della squadra il 13 aprile 2016 ma, perdendo la finale di Coppa Italia , ha deciso di dare le dimissioni. È andato al Brescia e poi in Cina come vice di Capello, con le dimissioni  presentate meno di un mese fa. Arriva poi il turno di Vincenzo Montella, dopo la prima stagione al Milan, la seconda è disastrosa e l'esonero arriva dopo 14 giornate. Poi passa al Siviglia e pochi giorni fa, anche lì, è arrivata la lettera di licenziamento.

Arturo Minervini