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Caos nel mondo arbitrale, si rischia la rivoluzione: la situazione
04 apr 2018 13:04Social

Nel pomeriggio conferenza stampa del presidente dell'Aia Marcello Nicchi

© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews

"Venti di "sciopero" soffiano sulla Serie A. E stavolta sul piede di guerra non ci sono i tifosi o i calciatori, ma quell'elemento indispensabile al regolare svolgimento della partita: gli arbitri. In realtà parlare di sciopero per una categoria considerata di "non professionisti" non è corretto da un punto di vista semantico. Ma un'astensione dall'attività nel prossimo week end di campionato, quello del 14-15 aprile (32esima giornata), non è un'ipotesi così lontana. Motivo? Ce ne sono diversi. Alle problematiche storiche (mancati rimborsi per le categorie inferiori, aggressioni) quest'anno si è aggiunto il complicato rapporto con l'utilizzo del Var, o meglio, i tanti (troppi) malumori manifestati dagli allenatori per gli episodi più controversi. Nessuno ha messo in dubbio che l'introduzione della tecnologia sia un bene per il calcio, ma in molti, tra gli addetti ai lavori, hanno sottavalutato che mancando una storicità dell'utilizzo del mezzo, ci si sarebbe dovuti ancora affidare alla discrezionalità del direttore di gara. E' questo che la categoria vuole ribadire: la centralità del ruolo.

A far salire la tensione nei rapporti tra arbitri e il mondo del calcio, anche l'iniziativa di alcuni tifosi della Lazio, che nelle scorse settimane hanno presentato una class action per le decisioni prese dal signor Giacomelli in Lazio-Torino (rigore non concesso ed espulsione di Immobile), partita persa dai biancocelesti.

Questo pomeriggio alle 14.00 è stata convocata una conferenza stampa da parte del presidente dell'Aia Marcello Nicchi. All'ordine del giorno temi molto caldi. Alcuni riguardano in particolare la politica. Secondo alcune indiscrezioni è emerso che l'Aia potrebbbe perdere il 2% che le consente di votare alle elezioni Federali, in favore della Lega di Serie A. Una perdita di potere inaccettabile per gli arbitri, che oggi si aspettano delle risposte concrete da parte dei propri vertici. Unico modo per evitare l'astensione dall'attività nella prossima giornata di campionato".

A rivelarlo è il Corriere dello Sport.

Arturo Minervini