Gianluigi Buffon si racconta in 'Demoni', il nuovo libro di Alessandro Alciato. Il portiere affronta un tema molto delicato: la depressione, che lo colpì tra il 2004 e il 2005. Buffon parla di un episodio in particolare, un attacco di panico durante una partita contro la Reggina: "Non potrò mai scordare una sfida di campionato contro la Reggina, in casa . Prima della partita, durante la fase di riscaldamento, mi è venuto un fortissimo attacco di panico. Pnesavo di morire. Non se ne accorse nessuno e in quel momento pensavo di essere ancora più solo. Ero in campo ma feci affidamento sul mio orgoglio, sul mio amore per il lavoro e decisi di non mollare. Mi sono detto 'se prendi la via più facile, se non entri in campo, lo farai sempre!'. Rimasi in campo e feci una parata dopo pochi minuti, su Cozza. Vincemmo la partita per 1-0 e per me fu come un elettroshock. Ero bello, ricco e famoso e mi chiedevo perché non fosse successo prima. Perché in quel momento? Perché non dopo? Mi sono salvato grazie al mio orgoglio. Un giorno andai alla Galleria d'Arte di Torino e mi innamorai di un quadro di Chagall, 'La Passeggiata'. Pensai che le piccole cose potevano darmi una mano e che potevo ritrovare la gioia di vivere. Tornai il giorno dopo a rivedere il quadro. Ci vuole pazienza, non è che il male possa sparire dall'oggi al domani, come dall'oggi al domani non è venuto".
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Buffon rivela: "Depressione? Ebbi un attacco di panico contro la Reggina, pensavo di morire"
30 mag 2018 15:00Social
Nel libro di Alessandro Alciato Buffon parla della depressione che lo colpì tra il 2004 e il 2005
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
Arturo Minervini