A intervenire in diretta a Maracanà, trasmissione di TMW Radio, è stato mister Leonardo Semplici.
Come valuta la Juve attuale?
"Motta è un altro tipo di allenatore rispetto ad Allegri. E' chiaro che quando vai alla Juve, oltre che disputare buone gare, hai l'obbligo o quasi di vincere. Poi è chiaro che il modo di esprimersi è cambiato rispetto allo scorso anno. Motta rimane un bravissimo allenatore, ha una squadra diversa rispetto al passato e sono convinto che in un paio d'anni otterrà risultati".
Quale cosa l'ha colpita di più del lavoro di Motta finora?
"Sicuramente in poco tempo è già riuscito a incidere sulla mentalità e può permettere alla Juve di disputare partite dove comanda. E' chiaro che nel frattempo ha ragiunto una solidità difensiva importante. Si pensava a una squadra più sbilanciata, invece vedendo anche le ultime partite sono molto più bravi a difendere".
Spalletti dice che il calcio non è semplice, Allegri invece no:
"Il modulo non è più determinante come era qualche anno fa. Oggi si va alla ricerca dello spazio e alla sua occupazione e dipende molto dall'avversario che affronti. E' chiaro poi che ogni allenatore porta la propria mentalità per trasferire le sue idee da mettere sul campo. E devi trovare la chiave di ogni calciatore".
Fiorentina ha rivisto dopo un inizio problematico i suoi princìpi di gioco e ora ha trovato la quadra:
"Ha capito che in quella maniera la squadra proponeva poco ed era difficile mettere in condizione i giocatori di esprimersi al meglio. Ha cambiato la disposizione di un paio di calciatori e poi sono entrati altri elementi in condizione che gli stanno permettendo di fare un campionato straordinario".
Palladino e Baroni gli allenatori del momento. Adli, Cataldi, Guendouzi e Rovella: chi è stato valorizzato di più?
"Sicuramente Palladino ha valorizzato Bove, Cataldi, Adli, che venivano da squadre importanti e avevano voglia di rimettersi in gioco. Adli è stato quasi una sorpresa, sta facendo veramente la differenza. E poi il mio amico Baroni sta facendo qualcosa di straordinario, oggi la Lazio è la migliore del campionato italiano per l'espressione di gioco. Palladino invece è stato molto bravo a cambiare dopo un inizio non buono ed è riuscito anche lui a trasferire le sue idee. Ai tecnici bisogna dare del tempo per lavorare".
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