Il Napoli con forza, dinamismo e tanta solidità quando si è trattato di gestire, batte la Roma. Il colpo da tre punti lo firma Lukaku che riporta in vetta alla classifica la squadra di Conte. Alla prima sulla panchina della Roma, mister Ranieri le prova tutte cambiando più moduli nel corso del match, ma si vede veramente poco. La strada è sempre più in salita.
1) Punto tattico
La Roma è partita con la difesa a 4, Angelino sulla sinistra e nella stessa corsia il giovane Pisilli. La squadra è apparsa molto compatta in fase di non possesso con le linee vicine. Un 4-4-1-1 che ha sofferto sulla corsia sinistra per il motore superiore degli esterni azzurri. Il Napoli ha risposto allargando molto il gioco sfruttando le corsie con Politano e Kvara: due che hanno messo in allarme costante la difesa giallorossa. Il Napoli ha fatto la partita con un possesso palla che al 30esimo del primo tempo è arrivato a toccare il 72%. Circolazione del pallone, accelerazioni sulle corsie e inserimenti di McTominay sempre pronto a colpire. Da parte sua la Roma con il blocco basso ha cercato di arginare gli azzurri intasando la zona centrale del campo, ma senza mai costruire. Nel secondo tempo Ranieri, non soddisfatto, è corso ai ripari inserendo Hummels per El Shaarawy e Baldanzi per Pellegrini, un doppio cambio che ha portato la Roma ad indossare il 3-5-2.
La traccia della partita però è rimasta sempre la stessa, il Napoli ha continuato a comandare per poi colpire al 54esimo con Lukaku. Dopo il vantaggio gli azzurri hanno gestito cercando le ripartenze. Una scelta che ha dato un po' di coraggio alla Roma per qualche minuto, Il Napoli non si è lasciato intimorire e alla fine ha vinto la partita tornando in vetta alla classifica. Squadra sempre più tosta.
2) Gli uomini mancati
Male Lorenzo Pellegrini. Il tecnico giallorosso lo ha schierato come trequartista o seconda punta vicino a Dovbik ma lui non ha mai inciso. Pochi palloni toccati e nessun guizzo. Anonimo in una partita importante e Ranieri gli ha concesso solo un tempo. Il capitano è sempre più un corpo estraneo in questa Roma. Sullo stesso piano troviamo Dybala. Il tecnico ex Cagliari nella prima conferenza aveva manifestato l'intenzione di far giocare l'argentino spesso, ma le parole non combaciano con i fatti. Paulo va in panchina ed entra a 3' dalla fine, si è notato soprattutto per una fascia sui capelli. Quel no agli arabi ha cambiato la stagione del giocatore e della Roma. Incapacità di cogliere l'attimo fuggente. E' mancato anche Kvara, qualche timida accelerata e solite finte senza esito. La sostituzione una logica conseguenza. Prestazione non all'altezza.
3) La dura legge dell'ex non sbaglia mai. Firma la partita proprio Lukaku che realizza il gol partita e riporta in vetta il Napoli. Il belga fino a quel momento si era visto poco, un solo colpo di testa all'inizio del secondo tempo. Sembrava una serata di quelle da dimenticare e invece con una zampata ha fatto decollare il Napoli e colorato di azzurro la sua serata. Letale.