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Marchetti: "Campionato? Indecifrabile. Napoli? Scetticismo ingiustificato"
25 feb 2025 11:08Calcio
© foto di Federico De Luca

A L’Editoriale a TMW Radio è intervenuto il giornalista di SkySport Luca Marchetti, queste le sue parole:

La Roma sembra non fermarsi più
"È stata l’unica italiana che ha passato i playoff, nulla è scontato. Io la parola normalizzatore che viene accostata a Ranieri non la vedo come una diminutio ma come un qualcosa in più. Con questa Roma fare le cose normali è la cosa giusta e nessuno le aveva fatte prima. Avere un uomo che fa le cose normali non è così semplice da trovare. Ha la possibilità di mettere in pratica le sue idee senza dover rendere conto a nessuno. La pressione mediatica a Roma va saputa gestire e Ranieri ha dimostrato di saperlo fare in maniera eccellente". 

Una lotta scudetto che appassiona e sembra poter arrivare fino alla fine
"Questo campionato è indecifrabile fino alla fine. Tutti quanti dall’inizio abbiamo detto che l’Inter era la squadra con la possibilità più alta di vincere in campionato. Questo continua a essere così, anche in virtù del piccolo vantaggio che c’è in classifica che però potrebbe perdere sabato prossimo. Il Napoli non ha mollato e per me è una bella sorpresa. Non era così scontato che gli azzurri fossero in questa posizione. Sento dello scetticismo intorno al Napoli ma che per me è ingiustificato. Il Napoli viene da un decimo posto e quest’anno Conte lo ha rivitalizzato e lo ha portato, a oggi, a 1 punto dal primo posto in classifica. Gli azzurri stanno facendo un grande campionato e stanno, per me, andando oltre le aspettative. L’Atalanta, poi, è l’altra sorpresa di questa stagione. La domanda vera da farsi è chi sarebbe più una sorpresa se dovesse vincere il campionato l'Atalanta o il Napoli? Per me resterebbe comunque una sorpresa più grande l’Atalanta".

La Juventus si può inserire di nuovo?
"Secondo me oggi la Juventus è sullo sfondo e di rincorso ma non è il primo pensiero di Inzaghi. La vera domanda che mi farei è se i bianconeri credono di poter arrivare primi in classifica. Il discorso è che per gli uomini di Motta sono tre le squadre che devono fallire. Detto questo con gli scontri diretti ancora da fare e tante gare da affrontare possiamo dire perché no".

In chiave Inter che cosa ci può dire la gara di Coppa Italia contro la Lazio?
"Ti può dare un’indicazione sullo stato mentale dell’Inter. Nella gara contro il Genoa, che resta insieme al Como una delle squadre più complicate da affrontare, non abbiamo visto i nerazzurri brillanti. L’esultanza di Lautaro Martinez ci racconta tanto di quanto l’Inter volesse vincere la partita. I nerazzurri ora sanno che spingendo sull’acceleratore possono cambiare una stagione che sembrava non eccellente in una da protagonisti".

Sul momento che sta vivendo il Milan?
"Bisogna essere onesti: la reazione del Milan c’è stata e i rossoneri sono anche stati sfortunati. Il problema è proprio questo perché sono tante le gare in cui i rossoneri sono stati sfortunati. Questo in maniera razionale porta a pensare che ci sia un problema. Credo che i mali del Milan non nascano soltanto sul campo. Credo che ci sia una grande responsabilità di tutti. Possiamo discutere su chi addossare più colpe ma credo che nessuno oggi si debba sentire a riparo rispetto a una stagione che, a oggi, è estremamente negativa".

Sulle parole di addio di Gasperini? Anche da Conte in conferenza si aspettava parole diverse?
"Secondo me fa parte anche dei discorsi di questo momento. È un po’ il gioco delle parti in cui si sta vivendo anche un momento non positivo. Su certe cose bisogna ragionare più a freddo. Io non mi aspetto nemmeno che Gasperini lasci sicuramente l’Atalanta. Per me sono messaggi ai naviganti generali. Per me Conte invece sta facendo un’impresa. Il suo punto quindi è: ‘Quest’anno il miracolo lo stiamo facendo il prossimo che si fa?’. Io lo capisco perché l’allenatore vede i pregi e i difetti della sua squadra".

Giuseppe Vignola