Dopo gli ottavi di Champions League, la Juventus in una settimana vede svanire anche il secondo obiettivo, quello della Coppa Italia. Rimane solo il quarto posto da centrare in campionato per evitare un fallimento che sarebbe totale. O lo è già così? Lo abbiamo chiesto agli opinionisti di TMW Radio, che ci hanno detto anche quale deve essere il destino di Thiago Motta e Cristiano Giuntoli.
Paolo Paganini: "Non c'è feeling tra Giuntoli, la società e l'allenatore. E questo scollamento si riverbera anche sulla gestione di alcuni calciatori. Credo che la Juve farà le sue valutazioni più avanti, perché l'obiettivo rimane la qualificazione Champions. Se non entra in Champions, Motta va via ma rimane Giuntoli. A me risulta che ultimamente ci sia questo scollamento. Non c'è identità di vedute, soprattutto per la gestione di alcuni calciatori. Motta si sente come un uomo solo al comando".
Michelangelo Rampulla: "La Juve non è abituata a cambiare allenatore in corsa. Si arriva a fine anno e si trarranno le conclusioni. Si deve remare tutti dalla stessa parte, altrimenti è meglio separarsi".
Maurizio Biscardi: "Fossi un tifoso della Juve direi: mandiamo via Motta, ma chi ci metti? La domanda principale però è: alla società Juve interessano i risultati economici o sportivi? Mi sembra che ci sia un disimpegno da parte della proprietà.
Gianni Bezzi: "La scelta di Motta è stata sbagliata dall'inizio, lo ripeto. Per il dopo-Allegri serviva un allenatore più pronto per la Juve. Motta dopo aver fallito la Supercoppa e l'obiettivo ottavi di Champions, ha perso in Coppa Italia contro l'Empoli con tanti giovani in campo. Motta ieri ha detto che è responsabile e si vergogna. Se ti senti responsabile, vuol dire che la colpa è tua".
Francesco Oppini: "La Juve ha preso un grande rischio, Motta è libero di crescere sbagliando nella più grande società italiana. Per la prima volta ero veramente imbarazzato ieri sera per quanto successo. Giuntoli doveva esonerare subito Motta? Avrebbe smentito il suo progetto così. Lippi una volta, dopo aver vinto tutto, disse una volta che se era lui il problema, era pronto a lasciare e così fece. Se avesse avuto la metà della dignità di Lippi, Motta doveva fare la stessa cosa ieri sera".
Mimmo Cugini: "Quello che è successo ieri è desolante per la Juventus. E' la conclamazione del fallimento di un progetto che si nascondeva dietro a qualche vittoria o prestazione. Nell'ultima settimana è uscita da Champions e Coppa Italia, bisognava aspettare questo sfascio di ieri sera per capire e a che punto era la Juventus. Ma lo si vedeva che era in difficoltà, che c'è confusione di ruoli, c'è la mancanza di una formazione tipo e il clamoroso fallimento della campagna acquisti estiva".
