
Milinkovic 8,5: Quattro rigori parati in un singolo campionato sono un dato incredibile, pararli consecutivamente appare formidabile. Anche Pulisic ha dovuto pagare la tassa del portiere serbo, lui che di penalty non ne aveva mai sbagliati in carriera. La stagione del Torino era iniziata sotto la migliore stella, ma ha finito per diventare mediocre come le ultime. Per il portiere serbo però non si può certo dire lo stesso, grazie ad un rendimento in continuo crescendo. Ad essere onesti anche quest’anno qualche sbavatura che è costata cara c’è stata ma, nelle ultime settimane le sottolineature da fare a Milinkovic sono state veramente poche. Ad oggi si può tranquillamente dire che l’estremo difensore granata sia per distacco il miglior giocatore del Torino per rendimento.
Runjaic 8: L’Udinese proviene da dieci punti ottenuti nelle ultime quattro partite, frutto di prestazioni di ritmo e di qualità. L’elogio al mister va però soprattutto alla gestione del caso che ha caratterizzato l’ultima giornata. L’allenatore tedesco ha infatti dimostrato grande maturità e autorità nella gestione della partita contro il Lecce, soprattutto nel caso della sostituzione di Lucca. Nonostante la determinazione del classe 2000 di calciare il rigore, pur non essendo il rigorista designato, l'allenatore ha preso la decisione giusta, facendo rispettare le gerarchie senza esitazioni. Questa scelta non solo ha sottolineato il suo carattere, ma ha anche rafforzato il rispetto per le regole e l'unità del gruppo, aspetti fondamentali per il progetto dell'Udinese. In più anche lo stesso attaccante ha riconosciuto il proprio errore. Insomma, tutti imparano qualcosa in un ambiente che, visto dall’esterno, appare estremamente sano.
Rrahmani 4,5: Non può certamente bastare una partita a far cambiare giudizio sul valore o sul rendimento stagionale di un giocatore. In questo senso il livello prestazionale del kosovaro, dopo un’annata disastrosa, è tornato ad assestarsi su livelli più che soddisfacenti. Ultimamente però, complici anche gli infortuni e le difficoltà di tutto il gruppo, l’ex Verona è tornato a zoppicare un po’. Il voto così basso poi è dettato dalle modalità e dal peso degli errori visti nella sconfitta contro il Como. L’autorete dell’1-0 è semplicemente grottesca e, per quanto condivisa parzialmente anche con Meret, destabilizzante ai fini dello svolgimento della partita. Il Napoli infatti dopo l’1-1 non è tornato a brillare, se non in una certa fase del secondo tempo. Anche sulla seconda rete però Rrahmani si è fatto trovare mal posizionato e in ritardo, così come i colleghi dopo il possesso malamente perso a metà campo. Una Domenica da dimenticare.