L'ultimo weekend di Serie A del 2024 ci restituisce un bilancio apprezzabile a livello di proposta dei tre big matches andati in scena. Inevitabile anche un commento sull'esonero di Fonseca p, sul quale diamo un po' di numeri
Lazio e Atalanta 8: Nella sfida dell’Olimpico si sono spartite la posta in palio, dando vita ad un pareggio quantomai giusto per ciò che ci è visto in campo e soprattutto per ciò che si è visto in questo campionato. Il primo tempo è stato decisamente a tinte biancocelesti, non solo per il vantaggio griffato Dele-Bashiru. La squadra di Baroni ha infatti mantenuto un’intensità ed un’aggressività non comuni, disarmando l’Atalanta come nessuno era riuscito a fare negli ultimi mesi. Nella ripresa sono stati invece gli uomini di Gasperini ad alzare la voce, attaccando ed insistendo con la solita forza. Il gol del pareggio, firmato da Brescianini, è l’ennesimo proveniente dalla panchina, fattore che continua a confermarsi fondamentale. Passare il Capodanno rispettivamente in zona Champions e in vetta al campionato non era assolutamente prevedibile, ma ormai appare sempre più impossibile parlare di sorprese.
Milan di Fonseca 5: Nei minuti in cui scriviamo questo pezzo non v’è stata ancora alcuna comunicazione ufficiale da parte della società, ma per ammissione del diretto interessato abbiamo già la certezza: l’era Fonseca è volta al termine. Nelle prossime ore ci si concentrerà dunque su quello che sarà, ma doveroso è anche tirare un bilancio di quello che si è visto negli ultimi mesi. Troppi problemi hanno afflitto il Milan di Fonseca, a partire dal fatto che non fosse stato lui l’allenatore designato per il nuovo progetto, ma bensì Lopetegui. Impossibile poi tralasciare il clima di contestazione societaria, pesante, ma di certo non casuale. Anche a livello tecnico e di spogliatoio non si è mai trovato un vero punto di riferimento. In ordine sparso si ricordano le esclusioni dei senatori (svogliati), le problematiche di equilibrio difensivo e ultimamente anche l’aridità del pacchetto offensivo. Ad appesantire il tutto una serie interminabile di guai fisici che hanno decimato la squadra. Le uniche insufficienti fiammate sono state rappresentate dalle prestigiose vittorie contro l’Inter e contro il Real Madrid; progetti già sbiaditi di ciò che sarebbe potuto essere e che invece non è stato.
Fonseca insomma è finito per pagare anche colpe non sue, ma appare impossibile non imputargli responsabilità evidenti. Da vero uomo e signore però ha sempre deciso di metterci la faccia, fino all’ultimo momento, a differenza di una proprietà sempre più fantasma
Venezia 5,5: Il voto è la media fra la resilienza della squadra di Di Francesco e la qualità della rosa arancioneroverde. Per poco il Venezia non è riuscito a strappare un punto al Maradona, che sarebbe valso il quarto risultato utile consecutivo. Fra le parate di Stanković e l’applicazione di tutti è risaltata ancora una volta agli occhi ancora la voglia di non capitolare, anche contro avversarie ben più forti e blasonate. La buona volontà e l’applicazione hanno permesso di rimanere ancora ad una distanza accettabile dalla zona salvezza. Il voto alla resilienza insomma non può che essere un buon 6,5. La qualità però, soprattutto per alcuni elementi e per alcuni reparti, non sta risultando sufficiente. Nel complesso il Venezia appare come una rosa da buona Serie B con l’aggiunta di qualche discreto elemento di Serie A. Al momento tutto ciò non sta bastando, e tredici punti in diciotto giornate appaiono come un bottino veramente misero. La qualità nel complesso non può andare dunque oltre un misero 4,5.