Il ritorno del campionato dopo la sosta ci restituisce un gruppo di testa sempre più folto e sempre più distante dalle restanti squadre del campionato. Conclusa questa giornata si potrà dire di essere già a poco più di un terzo di campionato. Detto ciò, diamo i numeri:
Correa 8: Il mattatore più inatteso di questa giornata è indubbiamente il Tucu. Il gol gli mancava da 584 giorni, in Serie A addirittura da più di due anni. A Verona però, dove esordì in nerazzurro segnando una doppietta più di tre anni fa, ha ritrovato uno sprazzo esaltante dei fasti che furono. Un gol, due assist e due legni non riescono comunque a racchiudere la confidenza con cui l’attaccante argentino ha giocato. Il compito gli sarà certamente stato reso più agevole dall’abominevole prestazione difensiva dell’Hellas, ma nel frattempo appare doveroso elogiare la partita di un calciatore che da troppo tempo era finito nell’inesorabile dimenticatoio calcistico.
Bellanova 7: Nell’Atalanta i nomi più celebrati sono altri, comprensibilmente a dirla tutta. Lì davanti si segna in tanti e in tutti modi. Un elogio però lo merita anche Raoul Bellanova, perno insostituibile di Gasperini. Nelle ultime stagioni l’unico difensore Che si affibbiava alla Dea era di aver forse perso quella prorompente propulsione sulle corsie esterne. Dopo aver comunque sollevato al cielo l’Europa League i nerazzurri hanno prima corteggiato e poi convinto il classe 2000 a firmare per loro. I risultati sono in netta crescita anche per merito di Bellanova, che contro il Parma ha messo a segno il terzo assist consecutivo dopo quelli con Udinese e Napoli. Nel momentaneo secondo posto in campionato c’è senza ombra di dubbio la firma dell’esterno lombardo.
Milan-Juventus 4: Eccolo, un altro sonnolento scontro diretto del nostro campionato, l’ennesimo degli ultimi tempi. Inevitabilmente il pensiero va al mirabolante 4-4 che i bianconeri avevano strappato poche settimane fa a San Siro, in quel caso contro l’Inter. Il tema che lega le due sfide è principalmente uno: gli errori. I più superficiali diranno che lo spettacolare pareggio fine Ottobre fosse arrivato solo per via di parecchi errori, commessi da ambo le parti. A questo punto mi chiedo dunque io, fra Milan e Juventus non ci sono dunque state sbavature? Non vi sono state miriadi di imperfezioni tecniche?
Il fatto è che esistono errori ed errori. Alcuni avvengono per via dei ritmi elevati, per via del coraggio nel tentare la giocata e per via dell’intraprendenza degli avversari. Altri invece sono frutto della paura. La conclusione è che i primi vengono accettati dalla stragrande maggioranza degli appassionati, vero motore e termometro di questo sport, mentre quelli dettati dalla paura vengono giustamente rigettati.