Il direttore Paolo De Paola ha parlato dei temi di giornata a TMW Radio, durante L’Editoriale.
Si aspetta qualche critica per il Napoli?
"Saranno tutti contenti se questa squadra arriverà quarta giusto?. È un percorso eccezionale, non vedo il perché di alcune critiche no? Io non capisco il perché bisogna nascondersi così, fare discorsi controproducenti e mortificare le seconde linee del Napoli. Ieri si sono viste le lacune del gioco del Napoli. In più ieri c’è stata una lezione anche per tutti i grandi portatori del lukakismo. In questi mesi è sembrato un reato parlare di Osimhen. Io vorrei ricordare che il Napoli è la squadra che ha fatto meglio dopo la Juventus in questo ultimo decennio. Dopo un mercato eccezionale, aver preso uno dei migliori allenatori al mondo, essere usciti dalla Coppa Italia e non avere le coppe europee, come si fa a dire che il Napoli non deve vincere lo scudetto?".
E adesso cosa deve fare Conte?
"Questa è la condizione peggiore per Antonio Conte. Lui vuole un assenso totale rispetto al suo progetto, anche da parte della stampa. Lui ieri è stato molto tranquillo e tutti hanno cercato di non farlo arrabbiare. Io non dico di dover far arrabbiare un allenatore ma qualche domanda più incisiva va fatta. Sono curioso di vedere come lui reagirà a queste critiche che stanno arrivando. Io credo che nel gioco debba trovare delle alternative che in questo momento non sta esplorando".
Sulla Lazio di Baroni? Lotta per lo scudetto?
"Nessuno se l'aspettava, basti pensare alla tifoseria e alla grande contestazione questa estate. La Lazio è lì che combatte non solo per la Champions League ma anche per qualcosina di più. Ho detto che il Napoli era la squadra che dopo la Juventus ha fatto meglio nell’ultimo decennio ma dopo gli azzurri ci sono stati i biancocelesti per tanti anni. Adesso sono tornate Inter e Milan ma la Lazio ha fatto bene gli ultimi anni. Ora i biancocelesti con Baroni e il suo gioco stanno facendo davvero bene".
Un punto su Atalanta e Milan dopo il big match?
"Per me l’Atalanta è la mina vagante del campionato ma anche della Champions League. Chapeau all’Atalanta. Qualunque cosa faccia da adesso in poi non verrà mai criticata per tutto ciò che è stato fatto anche in questa stagione. Questo credetemi è la miglior condizioni per poter fare benissimo e sorprendere sia in campionato che per l’Europa. Per il Milan la lotta al campionato ormai è complicatissima. Per me comunque i rossoneri stanno vivendo su un malinteso, ossia su alcune gare che hanno significato tanto. Queste gare, come il derby e la vittoria a Madrid, hanno nascosto sotto al tappeto alcuni problemi. Io non capisco, poi, il perché di certe parole di Fonseca perché, a parte che per me il fallo su Theo non c’era, alla fine la gara era tornata sull’1-1".
Sulla situazione di Thiago Motta e la Juventus?
"Dobbiamo e possiamo attendere ancora un po’. Bisogna vedere ancora il calciomercato di gennaio e il recupero degli infortunati. Le critiche, però, vanno e si possono fare. I bianconeri, ormai, sono così attenti a non subire gol che si sono dimenticati di concentrarsi sul fare gol. Io uscirei da questo imbuto che coinvolge Massimiliano Allegri a ogni risultato negativo di Motta. Dobbiamo sempre ricordare che la Juventus ha avuto bisogno di questa rivoluzione proprio per le macerie di Allegri. Tutto questo discorso comunque lo faccio nonostante io sia dell’idea che la Juventus è sempre obbligata a vincere e se lo non fa è una delusione".