Il Direttore Generale del Carpi Enrico Bonzanini ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla stagione del club biancorosso. Lo ha fatto a Tmw Radio, a margine del programma A Tutta C.
Che Serie C avete ritrovato al vostro ritorno tra i professionisti?
“Come Carpi ritroviamo la serie C a distanza di quattro anni completamente modificata in positivo. È una serie c più spendibile e per questo ringrazio il tessuto imprenditoriale carpigiano, che ha creduto fortemente nel nostro progetto, non solo per la vittoria dello scorso campionato, ma anche per via della visibilità che le aziende possono avere grazie a canali come Sky Sport, Now e saltuariamente anche RAI. In più i tavoli di lavoro a cui prendo parte settimanalmente avvicinano tantissimo i club alla realtà decisionale centrale di Firenze. Trovo insomma una C più vicina alla B e alla A di quanto non fosse quando l’abbiamo abbandonata
Al momento avete ventuno punti in campionato. Vi ritenente in linea con le aspettative?
“Ragionare sul medio metraggio con il righello non porta da nessuna parte. La classifica la guardiamo, è ovvio, ma l’obiettivo principale è di mantenere la categoria, preferibilmente senza patemi, anche se il Girone B è veramente complicato. Basti pensare al Legnago, che è una squadra forte e che dopo aver fatto due turni di play-off nel Girone A si trova ultimo in un raggruppamento ultra competitivo. In questo girone, tranne due o tre squadre, tutti possono battere chiunque. Noi dobbiamo rimanere concentrati sull’ottica di guardare alla partita successiva e non oltre”.
Nelle ultime cinque giornate è arrivata una sola vittoria. Cosa ha portato agli ultimi risultati non eccezionali?
“Il problema vero sono stati gli infortuni. Penso a Mandelli, che purtroppo ha avuto una ricaduta e che non rivedremo prima del 2025, ma anche a Tommaso Panelli, o Cortesi, che ha giocato poco e di cui la differenza prestazionale si è vista. Non aver avuto o aver avuto poco questi elementi ha inciso notevolmente. In queste partite, sopratutto quella di Gubbio, questo fattore è stato come una cicatrice. Per le altre partite però per esempio abbiamo affrontato un Campobasso in serie positiva e l’abbiamo fermato noi, mentre la Ternana ci ha battuto e ha dimostrato di avere una quantità di rotazioni che al momento non abbiamo visto in nessun altro. A livello tecnico e anagrafico hanno una struttura diversa anche già rispetto al Pescara. Hanno una rosa profonda e giocano con una consapevolezza che li rende la squadra più forte. Basti pensare al fatto che contro di noi è rimasto in panchina Donnarumma, uno che ha vinto due titoli di capocannoniere della Serie B. Anche l’Entella devo dire che mi ha colpito per fisicità ed organizzazione. Sono una squadra quadrata ed ordinata, con uno strapotere fisico soprattutto sugli esterni. Anche la Torres è forte, non avremmo dovuto semplificargli la vita con due errori pesanti”.
Nella prossima sfida affronterete un Sestri in difficoltà. Può essere l’occasione per ripartire?
“Dobbiamo essere sinceri, l’imperativo e di non perdere perche è uno scontro diretto importantissimo. Loro sono forti e arrabbiati, noi dovremo essere accorti ed azzerare gli errori. Qualche peccato di esperienza lo abbiamo avuto, anche se mister Serpini mette sempre a disposizione tante informazioni sugli avversari. In questo momento non possiamo permetterci di di prendere in giro la nostra tifoseria. In questo senso mi sento di spendere alcune parole sui nostri tifosi, dato chela nostra ripartenza è stata targata da tante facce giovani che popolano la nostra curva. Dobbiamo raccontargli una storia di verità ed ambizioni. Contro il Sestri dovremo avere umiltà e rispetto per una avversario che vorrà vincere”.